"L'educazione è un'opera essenziale. Richiede un fondamentale rispetto per i ragazzi che crescono. Camminare insieme a loro significa non andare da nessuna parte senza di loro, con profonda attenzione alla loro libertà... In questa tensione tra passione e rispetto, tra proposta e ascolto, fra presenza e distacco il lavoro educativo diventa un'opera d'amore."

(Achille Rossi, L'educazione nel tessuto delle relazioni, ed. L'Altrapagina, Città di Castello, Perugia)

giovedì 25 maggio 2017

Giornata delle Scuole per il Bene Comune - 16 maggio 2017

Numerosi studenti hanno partecipato alla Giornata delle Scuole per il Bene Comune 2016-17. 
Gli studenti dell'I.I.S Agrario "Stefani Bentegodi" di Caldiero hanno presentato un'approfondita ricerca che li ha impegnati durante tutto l'anno scolastico sull'inquinamento da pfas. Il lavoro è stato integrato da interviste che hanno messo in luce aspetti inediti del grave problema che sta interessando la popolazione. Inoltre hanno dimostrato una notevole sensibilità civica organizzando una presentazione pubblica del loro lavoro che si è tenuta venerdì 12 maggio  presso la Sala civica del Comune di Caldiero contribuendo così alla formazione della cultura dei beni comuni e del bene comune.
Gli studenti della Scuola Media Fainelli di Chievo hanno presentato brevi video e una scenetta sempre sul tema dei pfas molto utili per la sensibilizzazione (Sofia e i pfas)
Gli studenti dell'ITES Pasoli Copernico di Verona hanno proposto due presentazioni sul tema dell'acqua; il docente di riferimento ha esposto brevemente i termini della siccità che sta attualmente interessando anche il territorio veronese.
Gli studenti del Liceo artistico Nani di Verona presenteranno i loro lavori martedì 30 maggio 2017 alle 9.45 presso la sede scolastica. Hanno lavorato su diversi temi in modo interdisciplinare: biodiversità. monocolture, alimentazione, salute .
Gli studenti della Scuola media "Cappelletti-Turco" di Colognola ai Colli, presenteranno il loro lavoro venerdì 26 maggio sul significato di bene comune e beni comuni.


un momento dell'intervista di "GericoTV" agli studenti dell'IIS Agrario di Caldiero

martedì 9 maggio 2017

Giornata delle Scuole per il Bene Comune

COMUNICATO STAMPA


Martedì 16 maggio 2017, dalle ore 9 alle 12, si terrà a Sezano (Via Mezzomonte 28 - Verona) la Giornata delle Scuole per il Bene Comune organizzata dalla Rete delle Scuole per il Bene Comune di Verona-Sezano (http://scuoleperilbenecomune.blogspot.it/).
Durante l'incontro gli studenti presenteranno i lavori svolti durante l'anno scolastico sui beni comuni e i diritti ad essi collegati. 

In particolare, gli studenti dell'Istituto Agrario "Stefani Bentegodi" di Caldiero e delI'ITES Pasoli di Verona hanno lavorato sul tema acqua bene comune e sui problemi collegati all'inquinamento da Pfas. Nel corso dell'anno scolastico gli studenti di Caldiero hanno svolto indagini sulla percezione del problema da parte della popolazione visto che nella zona est della nostra provincia l'inquinamento da pfas sta assumendo dimensioni sempre più diffuse e gravi per la salute.Gli studenti dell'Istituto Agrario "Stefani Bentegodi" di Caldiero presenteranno al pubblico la loro indagine Venerdì 12 maggio alle ore 20.45 nella Sala Civica di Caldiero (P.zza Vittorio Veneto).

Sarà consegnato il diploma di "Studenti delle Scuole per il Bene Comune" alle classi presenti  e anche (in altra data) agli studenti del Liceo Nani di Verona che nel corso dell'anno hanno lavorato sul tema ambiente - alimentazione, la cui presentazione è programmata per la settimana successiva presso la scuola.
Anche gli studenti della Scuola media Fainelli-Gandhi di Verona riceveranno il diploma per le ricerche e rappresentazioni artistiche realizzate sul tema acqua bene comune così come gli studenti della Scuola media Cappelletti-Turco di Colognola ai Colli per il loro impegno dedicato al riconoscimento del bene comune attraverso l'osservazione dell'ambiente e il significato delle parole.

Saranno presenti alla Giornata rappresentanti del Comitato Acqua Bene Comune di Verona e del Coordinamento Acqua Libera dai Pfas che informeranno, tra l'altro, di quanto emerso alla Marcia dei Pfiori di Montecchio Maggiore-Trissino del 14 maggio 2017.

Rete delle Scuole per il Bene Comune
Ass. Monastero del Bene Comune (ente capofila)
Sezano 9 maggio 2017

Pubblichiamo gli articoli apparsi su GericoTv di due studentesse del Liceo Montanari realizzati nell'ambito del Progetto di alternanza scuola lavoro

Una nuova rivoluzione di genere
Categoria: luoghi di donne

L'OCCIDENTE A CONFRONTO CON IL MONDO DELLE DONNE CURDE

In un momento storico in cui si ergono muri tanto fisici quanto mentali, risulta importante approfondire ogni aspetto che porta le persone a chiudersi nei loro pregiudizi e stereotipi. In particolare, i musulmani sono spesso coloro che attualmente vengono più colpiti dai giudizi e dalle paure dei popoli occidentali e questo fenomeno, se colto acriticamente e in modo indiscriminato, può portare ad assecondare ideologie xenofobe. Invece, se solamente si facesse una semplice ricerca, i populisti europei e americani si accorgerebbero che un altro Islam esiste ed è rappresentato dalla civiltà curda. Ma perché tutto questo è così poco approfondito? Forse per la paura di perdere il capro espiatorio più amato di sempre?

La società dei curdi  è variata molto nel corso degli anni e questa metamorfosi è legata soprattutto all’apporto delle teorie del leader curdo Abdullah Öcalan, la cui lotta si è concentrata in particolar modo contro l’ignoranza, la repressione, l’ingiustizia, il sottosviluppo imposto e l’oppressione. Öcalan, nel formulare la sua idea di Confederalismo Democratico, afferma l’esistenza di una relazione tra l’oppressione della donna e quella di una società intera, creando così una nuova idea di rivoluzione di genere in cui risulta necessario variare completamente le basi di ogni forma di gerarchia e in cui l'emancipazione femminile esula dall'adattamento della donna al sistema maschile. La donna curda diventa così centrale in ogni aspetto, dalla vita di tutti giorni alla lotta, in particolare contro l’ISIS; nasce così una nuova relazione tra la donna e l’uomo in cui l’una interagisce con l’altro attraverso il proprio punto di vista, creando un equilibrio completamente innovativo rispetto a quello presente nelle altre società.

Dinnanzi a questo esempio, risulta così necessaria una riflessione da parte delle società occidentali, le quali, certamente, non possono affermare di essere giunte al tanto discusso traguardo dell’uguaglianza di genere. Tutto questo è rappresentato dalle continue violenze sulle donne, che avvengono nell’"avanzato" mondo occidentale e che non sono altro che strumenti per cancellare la dignità femminile. Un ulteriore esempio di come la donna non sia valutata un essere con la stessa importanza dell’uomo è l’immagine che ne traspare dai video musicali che imperversano nel mondo giovanile e in cui la sua rappresentazione risulta al pari di quella di una bambola! Tutto questo ha creato, come reazione opposta, una tendenza delle donne occidentali a comportarsi, vestirsi e agire come gli uomini per essere minimamente rispettate! Allora le donne curde, le coraggiose, determinate e indomite donne curde sono veramente un esempio per tutti: per le donne islamiche senza diritti e libertà e per le donne occidentali illuse di averle completamente. Il ruolo della donna curda nella società porta a comprendere che un’altra organizzazione è possibile: spetta alle donne  e agli uomini di tutto il mondo desiderare raggiungerla e lottare per farlo.

Valentina Falco (Progetto "Alternanza Scuola-Lavoro")
Chiara Santoriello - Curatrice

Un altro mondo è possibile?
Categoria: luoghi di donne

L'OCCIDENTE A CONFRONTO CON IL MONDO DELLE DONNE CURDE

Sono note, nel mondo occidentale, le condizioni di disuguaglianza e diversità in cui vivono le donne mussulmane. Queste ultime, infatti, godono di gran pochi diritti, dal momento che la loro vita è regolata da norme che impongono restrizioni in materia di matrimonio, divorzio, codice di abbigliamento, diritti civili e giuridici e accesso all’istruzione. Questo porta indubbiamente a pensare che le donne occidentali abbiano raggiunto la piena uguaglianza di diritti e doveri rispetto agli uomini. Ma è realmente così?

Per rispondere a questa domanda è possibile mettere a confronto le donne occidentali con quelle del popolo dei Curdi che, contrariamente ai classici stereotipi sui rapporti uomo-donna nel mondo islamico, è un popolo che professa sì in gran parte la religione mussulmana sunnita, ma la cui vita è regolata da principi democratici, socialisti, ecologisti e femministi. Il loro governo viene chiamato Confederalismo Democratico, ovvero un sistema che in ambito politico, economico e sociale si regola sull’uguaglianza, la condivisione e la tutela sia dell’ambiente che della donna.

Le donne vengono ad assumere una grande importanza poiché, nella cultura curda, la liberazione della donna è considerata alla base della liberazione dell'intera nazione curda. La donna, infatti, viene valorizzata a tal punto da arrivare far parte o gestire personalmente organizzazioni di movimenti di liberazione, attraverso cui prova a far valere le questioni nazionali e sociali e lavora in vista di raggiungere la piena libertà dall'oppressione culturale verso il ruolo femminile proveniente dai gruppi islamici più estremisti. Un esempio di queste organizzazioni può essere il PKK, partito politico e organizzazione paramilitare, dove le donne combattono contro i sistemi patriarcali e dove vengono ammessi solo coloro che si attengono al programma “uccidere il maschio”, ovvero una rieducazione alla mascolinità dove il dominio e il potere egemonico devono essere superati a favore di una vita uguale e comunitaria tra l'uomo e la donna.

Avendo visto brevemente la perfetta armonia nelle relazioni tra sesso opposto che questo popolo sta realizzando, un’armonia che non è dettata dalla donna vista come un essere debole da proteggere o come un oggetto di mercato, ma che è determinata dalle reali capacità e potenzialità della donna, la domanda che sorge spontanea è: un altro mondo è possibile?

Camilla Savio - (Progetto "Alternanza Scuola-Lavoro")
Chiara Santoriello - Curatrice