"L'educazione è un'opera essenziale. Richiede un fondamentale rispetto per i ragazzi che crescono. Camminare insieme a loro significa non andare da nessuna parte senza di loro, con profonda attenzione alla loro libertà... In questa tensione tra passione e rispetto, tra proposta e ascolto, fra presenza e distacco il lavoro educativo diventa un'opera d'amore."

(Achille Rossi, L'educazione nel tessuto delle relazioni, ed. L'Altrapagina, Città di Castello, Perugia)

lunedì 28 settembre 2015

> Formazione Docenti 2015-16

Nel mese di ottobre inizia il percorso di Formazione e autoformazione per i Docenti, quattro incontri per la condivisione e la coprogettazione della proposta educativa che si desidera realizzare per l'anno scolastico 2015-16.
I temi degli incontri saranno i seguenti (orario 17.30-19.30 c/o Monastero del Bene Comune - Comunita' Stimmatini di Sezano)
giovedì 8 ottobre        “Presentazione del Progetto educativo e attese-desideri dei docenti”. 
                                 Presa di coscienza (beni comuni e diritti), temi proposti (beni
                                   comuni, predazione e impoverimento), prendersi cura (i soggetti del 
                                   cambiamento, il contributo attivo degli studenti)
giovedì 15 ottobre      “Come favorire la Presa di coscienza”.  Le testimonianze. Il processo di 
                                  cambiamento.
giovedì 22 ottobre      “Quali riferimenti per l'approfondimento dei Temi”.
                                 Strumenti a disposizione, testi per l'auto-aggiornamento, Centro di
                                 documentazione. 
giovedì 29 ottobre      “Le proposte dei docenti”. Condivisione e coprogettazione della proposta
                                 educativa.
info e iscrizioni: scuoleperilbenecomune@gmail.com - cell. 3472256997

martedì 9 giugno 2015

"A volte perdo l'immaginazione,.."

Michele Sheid Fasani
Liceo Artistico Nani
A volte perdo l'immaginazione,
Mi convinco che non posso farcela e diventa un'ossessione,
Diventa ispirazione solo quando poi capisco che, scrivo di me stesso solo in preda alla tensione
Sento i cali di pressione e mezzo corpo in combustione 
Sto bruciando per scaldare la mia determinazione
Odio le persone quando mettono pressione e ti spingono in un clima di insuccesso ed oppressione
Le idee in cui sto sfociando sono discriminazione, intimidazione in una guerra di parole
E sto cercando libertà, si ma quella d'espressione 
Che ci faccia andare avanti verso un'altra direzione,
Non faccio distinzione ma non c'e neanche uguaglianza che risparmi l'ignoranza se si fa una riflessione
Lo so che chiedo tanto ma vorrei una coalizione
Sono stanco di vedere le persone in collisione!

È un abisso mediatico,
La realtà che cresce i miei pensieri non ha nulla di magico
È traumatico,
Vedere che il destino della terra si è impostato in automatico!
Se possiamo esprimerci ed esprimere un giudizio,
È dal '45 che qua manca l'esercizio
Non fa paura il dopo a me spaventa più l'inizio
Se scappiamo dalle armi per cercare un armistizio 
Siamo in un sistema che ci crede tutti uguali
Devo credere al tg o credere ai giornali?
Non so se prima o poi ci sentiremo meno schiavi
Perché siamo i burattini delle multinazionali,

Rispetto la mia terra nella sua semplicità,
Perché ha acceso un po' di luce nella mia mediocrità 
È una risorsa che non durerà in eternità,
Proteggiti e vedrai che forse ti proteggerà!
Perciò dovrò lasciare tutto come l'ho trovato,
Compresi i miei successi e quello che ho già calpestato,
Se il frutto che ci offrono è sempre avvelenato
Non guardare chi produce ma chi te l'ha avvicinato!
Io lotto per proteggere anche il nostro ecosistema 
Dato che siamo l'emblema di un paese che decolla
Il problema è se scoprissimo, tutti i retroscena,
Vedremo veramente chi ci aiuta e chi ci imbroglia!

venerdì 8 maggio 2015

14 maggio 2015 - Giornata delle Scuole per il Bene Comune

Sarà l'occasione di conoscersi presentando i lavori realizzati sui temi dell'impoverimento e della finanza speculativa (Finanza speculativa o etica?, povertà e impoverimento, precariato - diritto all'occupazione, neoliberismo - Beni comuni) dell'educazione alla legalità democratica e cittadinanza responsabili (Costituzione italiana e modello di cittadinanza, Osservatorio sull'intreccio tra mafie e sistema politico-economico-finanziario, Beni comuni e diritti-partecipazione, sulle fonti della vita e la loro mercificazione (le città dell'acqua, la bellezza dell'abitare: le città che vorremmo, le radici della vita nella biodiversità). Saranno esposti i lavori degli studenti e tramite collegamento skype avranno modo di  intervenire tutti gli amici che hanno collaborato in questi mesi. Al termine dell'evento sarà consegnato ad ogni classe l'Attestato di "Studenti delle Scuole per il Bene Comune".




giovedì 16 aprile 2015

"Para Todos Todo, nada para nosotros" - articolo redatto da Tommaso Guerrazzi della Classe I G, Liceo Maffei

“Il violino del Titanic” e la legalità
“Para Todos Todo, nada para nosotros”

La nostra città, anche quest’anno, è entrata in contatto con alcune manifestazioni che hanno come obiettivo quello di cercare di diffondere e di spiegare ai ragazzi il concetto di legalità e tutto ciò che vi gravita attorno. 
Come tutte le volte che si è verificato questo piccolo contatto, esso è passato tra il silenzio generale: i vari incontri, che si sono susseguiti per comporre una sorta di cammino verso la legalità, sono stati a stento pubblicizzati nelle scuole e, se non fosse stato per l’iniziativa di alcuni singoli professori (fortunatamente) attenti a questo genere di iniziative, esse non avrebbero ottenuto la partecipazione che sono riuscite a raggiungere.
Una delle “puntate” più coinvolgenti di questo sentiero tortuoso, a cui ha dato vita la manifestazione La Memoria che fa Primavera, dalla legalità alla responsabilità, dalla conoscenza alla partecipazione, è stato lo spettacolo di sabato 14 Marzo scritto e interpretato dalla compagnia di Bologna de I cantieri meticci.
La rappresentazione teatrale, svoltasi alla Fondazione Bentegodi, aveva come titolo Il violino del Titanic, ovvero non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti e ha raccontato, in modo estremamente interattivo, la tragedia del più noto transatlantico affondato della storia, gigantesca metafora del sistema non solo italiano, ma anche mondiale e non solo economico, ma anche politico e culturale. 
Come il Titanic, il mondo sta affondando e solamente la “prima classe” della nostra società si salverà, mentre tutti gli altri dovranno combattere fra di loro per ottenere quei pochi posti che rimangono liberi sulle scialuppe di salvataggio.

giovedì 9 aprile 2015

elaborazione artistica degli studenti della Scuola Media Cappelletti Turco


IL CORAGGIO
Questo burattino ha i capelli biondi, gli occhi neri, le braccia colorate di viola e verde. Sul suo petto c’è scritto: “Il coraggio non scompare, perché è dentro di noi”.
Le gambe sono blu e gialle e le scarpe rosse. Sulla pancia c’è una stella di David fatta di stecchini e ai lati abbiamo messo dei bottoni che sorreggono i pantaloni. C’è anche una cerniera che cerchia il cuore.

Noi abbiamo deciso di rappresentare così la parola “coraggio” perché  le persone che vivevano nei campi di concentramento dovevano lottare dimenticando di essere vivi per non avere paura della morte che era sempre presente.


LA MISERIA
Noi abbiamo fatto questo burattino con una faccia triste, la bocca con una curva verso il basso, le guance rosse e gli occhi con dei bottoni neri, tristi.
Il viso fa trasparire un sentimento buono, ma senza speranza per la paura che i prigionieri avevano sempre.
Sul petto ci sono due cuori: uno è colorato, mentre l’altro ha una frase al suo interno: “Impara dal passato per non commettere ancora gli stessi errori”.
La maglia ha delle toppe perché possa rappresentare i maltrattamenti, i pantaloni sono larghi perché erano magri e a righe proprio per ricordare i vestiti dei deportati che lavoravano nei campi di concentramento.

Tra le mani non ha nulla perché era povero.

LA LIBERTA
Noi abbiamo rappresentato questo burattino con ai polsi delle catene spezzate proprio per raffigurare la parola LIBERTA’ e con il viso felice perché appunto è stato liberato.
I suoi indumenti non sono da signore perché era in un campo di concentramento; infatti sui pantaloni ci sono delle toppe fatte con pezzi di stoffa ricavate da quei poveretti che erano già stati uccisi nel campo, ma ce ne sono altre con brillantini per indicare la bellezza e la luminosità del suo animo.
Sul petto, vicino al cuore, ha una spilla che regge la stella di David: attaccandola i nazisti volevano indicare gli Ebrei.

Sulle mani ci sono delle ferite sanguinanti, dovute alla fatica della sopravvivenza in un luogo di morte e simbolo del dolore che ha dovuto sopportare il suo popolo.


LA MEMORIA
Il nostro burattino è pieno di graffi, lividi e ferite, con vestiti ridotti a stracci.
I suoi capelli sono neri e sembrano tagliati molto male.
I colori scelti sono il rosso, il verde e il nero.
Il verde rappresenta il campo di battaglia, in cui è facile rimanere ed essere dimenticati; il nero rappresenta la morte e soprattutto l’oblio, un luogo senza ricordo; il rosso non simboleggia solo il sangue versato, ma anche la vita, il ricordo che continua ad esserci e il desiderio di essere ricordati.
Al centro del petto c’è una svastica nera sul fondo rosso, come un marchio indelebile, che non può e non deve essere dimenticato.

L’uomo sorride perché sa che , nonostante tutto, la memoria di ciò che è stato rimarrà viva.

L'UMILIAZIONE
Questo burattino ha il viso maltrattato, che perde sangue. 
Al posto del cuore c’è la stella di David, fatta con gli stuzzicadenti appuntiti. Sul braccio sinistro c’è scritto “Vietato tutto agli Ebrei” perché a quel tempo era così, il destro ha dei bottoni per indicare i segni dei maltrattamenti subiti.
E’ vestito con toppe e pezzi di corteccia, proprio perché è umiliato.
Sul bacino abbiamo scritto, su un pezzo di stoffa bianco-sporco:”Il lavoro rende liberi” in tedesco, che era la frase posta sul cancello d’ingresso di ogni campo di concentramento, ed una svastica, simbolo dell’orrore nazista.
Sulla gamba destra è scritta in colore scuro la parola UMILIAZIONE, e sulla sinistra è stato rappresentato un ebreo dietro a delle sbarre con la parola “Shoà”.

Nel trasportarlo si è rotto l’avambraccio sinistro, perché il burattino è di un cartone non troppo resistente, ma questo gli ha dato un senso ancora più forte e simboleggia ancora meglio la sofferenza subita dai prigionieri.

martedì 10 marzo 2015

"Verso il 21 marzo. XX Giornata delle memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie" - Invito ai docenti e agli studenti delle scuole per il bene comune

A Verona
Cena della Legalità
venerdì 13 marzo - ore 20
preparata da Docenti e Studenti con i prodotti di Libera Terra
c/o Centro Servizi Formativi Stimmatini
Via Cavalcaselle 20 - Verona
costo euro 20
info e prenotazioni:  versoil21marzo@gmail.com - cell. 3922990669

sabato 14 marzo - ore 10
"Il Violino del Titanic"
con i Cantieri Meticci
Compagnia Teatrale Multietnica di Bologna
c/o Fondazione Bentegodi
Via Trainotti 3 - Verona
I docenti che desiderano accompagnare i loro studenti alla visione dello Spettacolo
possono scrivere una mail a scuoleperilbenecomune@gmail.com 
oppure telefonare al cell.3472256997

sabato 21 marzo - dalle ore 9
Lettura condivisa dei Nomi della Vittime Innocenti di mafia
in collegamento skype 
le classi delle Scuole per il Bene Comune 
leggeranno i nomi delle Vittime Innocenti di mafia 
Per la partecipazione e l'organizzazione del collegamento
telefonare alla Segreteria 347 2256997

A Bologna

XX Giornata delle memoria e dell'impegno 
in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
"La verità illumina la giustizia"
Bologna 21 marzo 2015

I docenti che desiderano accompagnare i loro studenti alla manifestazione di Bologna, 
possono scrivere una mail a scuoleperilbenecomune@gmail.com 
oppure telefonare al cell. 3472256997





venerdì 30 gennaio 2015

Save the date: 5 febbraio "Non lasciamoli indietro!"‏

COMUNICATO STAMPA
Seminario europeo CILAP-EAPN:
NON LASCIAMOLI INDIETRO!
Abbandono scolastico, povertà, esclusione sociale.
Roma, 5 febbraio 2015 / ore 14-18,30
Sala Don Rua, Istituto Salesiano Sacro Cuore – Via Marsala 42, 00185 Roma



Roma, 21 gennaio 2015 – “Non lasciamoli indietro! Abbandono scolastico, povertà, esclusione sociale” è il titolo del seminario europeo che si svolgerà a Roma il 5 febbraio 2015, organizzato dal CILAP - Collegamento Italiano di Lotta alla Povertà, sezione nazionale della rete europea EAPN European Anti Poverty Network.

martedì 20 gennaio 2015

La protesta della rete degli studenti

VERGOGNOSA CIRCOLARE AI PRESIDI DEL VENETO FIRMATA DALL'ASSESSORE ALL'ISTRUZIONE DONAZZAN

Ieri, in data 09/01/2015, una Circolare, firmata dall'assessore regionale all’istruzione della regione Veneto Elena Donazzan, è stata inviata ai Dirigenti Scolastici dei vari istituti e chiede che le famiglie degli studenti musulmani condannino apertamente gli attentati terroristici avvenuti a Parigi. La Rete degli Studenti Medi condanna con forza questo gesto, volutamente xenofobo e divisivo in un momento così complesso per la Francia e l’Europa intera.

“Le parole utilizzate in tale lettera sono sconfortanti e inadeguate in un momento così complesso; La tragedia parigina neccessita di una forte risposta di coesione e unità tra le varie culture che compongono la nostra società e le nostre scuole. Non possiamo accettare che si decida, per l’ennesima volta, di giocare sulla pelle dei ragazzi e delle loro famiglie, considerando a tutti gli effetti tutte le famiglie musulmane i cui studenti sono iscritti nelle scuole del Veneto come complici, a meno di smentita, di quanto successo a Parigi” dichiara Tommy Ruzante, coordinatore Rete degli Studenti Medi Veneto.

“Le voci dei rappresentanti del mondo musulmano, si sono levate forti e chiare, condannando l’attentato accaduto in Francia. L’assessore regionale del Veneto Donazzan specula sulla paura e persegue solamente un clima elettorale pericoloso. Come Rete degli Studenti Medi ci impegneremo perché atti come questo, volti a seminare panico e generare divisioni e distinguo tra gli studenti sulla base della confessione religiosa familiare, vengano cancellati dalla consapevolezza, dall’integrazione e dalla solidarietà che stiamo mettendo in campo in queste ore per difendere la nostra democrazia e l’Europa intera" conclude Alberto Irone, portavoce Rete Studenti Medi.

 Lettera inviata ai presidi da Elena Donazzan